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Martedì 12 Aprile, la Carraro Spa di Campodarsego ha ospitato la serata conclusiva dell'anno del Laboratorio LPPS con la presentazione dei risultati del Modulo 03 - Inclusione Sociale

 

La condivisione dell'attenzione del Sig. Mario Carraro e famiglia su temi come inclusione e welfare ha introdotto la presentazione dei lavori elaorati dai 3 gruppi che hanno caratterizzato l'anno:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WELFARE GENERATIVO

Dalla definizione del welfare generativo (Raccogliere, Rigenerare, Redistribuire, Rendere, Responsabilizzare) attraverso la consapevolezza che non è più sostenibile l'idea che da un bisogno nasca un diritto, sono stati analizzati i destinatari di questo investimento e il cosa realizzare con esso. E' stato porato l'esempio del welfare di comunità come esempio di generatività, del baratto amministrativo, di welfare aziendale come investimento per il benessere, la sicurezza e la produttività.

Su cosa insistere nel nostro territorio?

- Tavolo del sociale di Federazione dei Comuni e non solo di Distretto

- Sostegno e maggiore attenzione ai minori

- Mappatura degli enti: chi fa cosa

- Nuovi strumenti gestionali

- Welfare aziendale come welfare di comunità su cui investire

- Fare rete

 

FORMAZIONE E NUOVE GENERAZIONI

Con l'obiettivo di favorire atteggiamenti e modalità inclusive per coinvolgere e formare nuove generazioni, è stato elabroato un progetto denominato "CIBO", Condivide Insieme Buone Opportunità. Il progetto ruota attorno al tema coinvolgente dell'alimentazione per mettere in relazione le agenzie educative del territorio, con la finalità di essere inclusivo, generi relazioni e possa essere il più adesivo possibile. Parole chiave nella relazzazione del progetto sono Comunità Educante come stile educativo che generi rete, Relazioni per creare sinergie, Allenaza come intesa e collaborazione verso obiettivi corresponsabili.

Nel progetto ogni agenzia educante sarà portata ad affrontare il tema nella sua concretezza, nei confronti dei bambini, ognuno con la propria particolarità (lo sport con la dieta equilibrata e la merenda, i Comuni con formazione su "malattie alimentari", le parrocchie con l'attenzione sul risvolto sociale dell'alimentazione e le problematiche ad essa legate anche nei paesi poveri del mondo, ...). 

 

MIGRAZIONI E INTERCULTURALITA'

Dall'analisi della presenza di stranieri e richiedenti asilo in Europa e nel nostro territorio, si è osservato quanto attuale e ricco di cambiamenti sia il tema. E' sorto perciò il bisogno di ricercare i benefici dell'interculturalità e attraverso l'inclusione determinare proposte in merito. Partendo dai dubbi e paure relative al tema sollevato (rispetto delle regole, controllo, consocenza dell'altro, conseguenze dell'assistenzialismo, perdita delle tradizioni) attraverso un percorso di definizioni e dati oggettivi ci si è confrontati sulle buone pratiche già esistenti che affrontano nel concreto la questione. Dalla definizione di Dialogo Interculturale e di differenza tra Inclusione e Integrazione la prima parola chiave dello studio è l'importanza della CONOSCENZA. Affinchè il dialogo sia possibile è necessario operare secondo schemi precisi, come quelli proposti nel progetto "Intercultural Cities" promosso dal Consiglio Europeo nel 2008, le cui cartteristiche si sposano con il nostro territorio descrivibile come "città diffusa". La seconda parola è quindi TERRITORIO, fonte di attività per il dialogo interculturale (funzioni della città riviste con lente interculturale, comprensione e mediazione nei confiliti culturali, formazione linguistica, notizie e media con approccio responsabile e interculturale, percorsi di educaizone per politici e funzionari, percorsi di conoscenza del territorio e della comunità per nuovi arrivati, riconoscere e valorizzare i rappresentanti positivi delle comunità religiose). La necessità di monitorare la capacità di inclusione e delle azioni attivate sia soddisfatta con indici già esistenti (di attrattività territoriale, di inserimento sociale, di inserimento occupazionale).

Da questo proggetto sono nate le proposte:

- Gestire l'informazione sugli stranieri nel nostro territorio

- Tavolo permanente territoriale (di federazione dei comuni) per gestire la Città Interculturale Diffusa assieme alle agenzie interessate (associazioni, scuole, lavoro, parrocchie, ...)

- Festa Etnica del territorio

- Percorsi di conoscenza del territorio e della comunità per i nuovi arrivati

- Incontri periodici nelle comunità per verificare la propria capacità di inclusione all'interno della comunità stessa

Effetto collaterale di tuttoe qeuste proposte è la parola chiave finale, la SICUREZZA, che risolve alcuni dei dubbi e delle paure inziali.

 

Dai partecipanti alla serata finale la proposta di non fermarsi ed entrare nei gruppi e nelle amministrazioni per presentare questi lavori. Da parte del laboratorio LPPS c'è massima disponibilità ad accogliere l'invito di chiunque volesse approfondire il lavoro che il LPPS mette a disposizione gratuitamente, per comprendere e avviare le proposte individuate.

 

Per visualizzare le presentazioni, cliccare sull'immagine sottostante

 

 

 

 

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